Precedente

I colori del nuovo lungomare di Rimini

Prossimo

L’esperienza Colsam per gli studenti del corso di

Outdoor Design del Politecnico di Milano

 

“Un brutto libro si può non leggere; una brutta musica si può non ascoltare; ma il brutto condominio che abbiamo di fronte a casa lo vediamo per forza” sono le parole pronunciate da Renzo Piano nel suo discorso alla consegna del premio Pritzker ricevuto il 18 giugno 1998.

Che ruolo ha il colore nei progetti di riqualificazione degli spazi?

Lo abbiamo affrontato con gli studenti del corso di Outdoor Design A.A. 2019/2020 del Politecnico di Milano all’interno del workshop “I colori del nuovo lungomare di Rimini” a cura del Prof. Roberto Semprini.

I temi del progetto del nuovo lungomare di Rimini, denominato Parco del Mare, sono stati: la composizione cromatica del lungomare, lo studio di oggetti di arredo urbano dal design innovativo e la progettazione di microarchitetture balneari rivolte alla ristorazione, alla cura del corpo ed intrattenimento.

Il nostro contributo?

Ispirare gli studenti a ripensare le facciate degli hotel situati nel Parco del Mare, con l’uso funzionale del colore all’interno del progetto ed applicare, così, il nostro approccio #colorthinking lanciato nel 2019 con le installazioni di “Piazze Aperte” e “Artcolorbike” presenti al Fuorisalone 2019

Con #colorthinking il colore non è usato solo per donare nuova bellezza e coerenza ai nuovi Spazi, ma come strumento in grado di trasformare i luoghi, valorizzare i manufatti e stimolare l’interazione influenzando l’esperienza di chi li vive.

Le proposte colore sugli hotel del lungomare di Rimini sono pensate per esaltare la composizione d’insieme di un tessuto eterogeneo e valorizzare l’identità di ogni singolo edificio e rendere vivo e dinamico il legame tra le persone e gli spazi progettati.

 

Gli studi cromatici, le ispirazioni agli schizzi di Fellini sono stati gli ingredienti con cui si sono cimentati gli studenti.

La scelta della tavolozza colori è stata accuratamente pensata per esaltare la struttura degli edifici: tonalità più accese usate per evidenziare le particolarità architettoniche; nuance più tenue per enfatizzare la sensazione di benessere e relax tipica dei luoghi di vacanza; abbinamenti monocromatici per donare dinamismo alla struttura.

Tapparelle, vetri e finestre sono coinvolte in un gioco di tassellature per richiamare il mare e le onde, elementi della natura esaltati anche dalle palette colori: toni accesi, freschi e sgargianti per richiamare il mare in chiave pop; varie gradazioni di blu, invece, per evocare le sfumature e il movimento delle onde.

E come nella Ruota cromatica di Goethe, gli hotel, con la loro nuova proposta colori, si susseguono in armonia e infondono innumerevoli emozioni a chi li osserva e a chi li vive.

Guarda il video del workshop: